Due righe su... Mulo 1, Black Clover 16 e I Dipinti Maledetti 1

Due righe su... Mulo 1, Black Clover 16 e I Dipinti Maledetti 1

Mulo 1

Mulo è un fumetto francese, ai disegni e colori Cédrick Le Bihan, alla sceneggiatura POG. L’opera di per se è un buon noir, con i disegni di Le Bihan che spiccano, e che si riveleranno per me l’unica cosa esente da critiche.

La storia ideata da POG non l’ho trovata particolarmente originale, ci sono dei buoni spunti, ma in soldoni è la classica storia di vendetta tanto cara a questo genere. Se su questo posso sorvolare, non posso farlo sulla durata. La storia è veloce e breve, probabilmente per scelta, ma questo mi ha impedito di empatizzare con il protagonista Mulo, personaggio che ho trovato abbastanza piatto.

La brevità della storia va a intaccare anche il prezzo a cui Panini Comics propone quest’opera. Volume cartonato e di grosse dimensioni (21.8X29), ma a parte l’ottima edizione, di ciccia non ne resta molta.

Black Clover 16

Il sedicesimo volumetto della serie di Yuki Tabata si presenta con il titolo in copertina “La fine e l’inizio”, lo stesso del capitolo 117, ma che ben rappresenta quello che accade.

Una fine abbastanza telefonata però. Uno dei grossi difetti che molti lettori rinfacciano a questa opera è di aver preso eccessiva ispirazione da alcuni battle shonen ben più noti (Fairy Tail, Naruto ecc.) non solo per la creazione dei personaggi, ma anche per alcune vicende nella sceneggiatura. Personalmente questo non mi ha mai dato fastidio, come critica ci può stare, è innegabile, ma la storia regge, i personaggi sono buoni e il disegno mi piace molto. Nel complesso Black Clover per me funziona e lo seguo con piacere.

Malgrado questo, la fine raccontata in questi capitoli era davvero, ma davvero prevedibile. Una di quelle cose che ci si aspetta, che prima o poi dovrà accadere. Anche il come accade è un cliché abbastanza abusato. Fortunatamente però si riprende negli ultimi capitoli, con un bel colpo di scena che questa volta non avrei mai predetto.    

 

I Dipinti Maledetti 1

Primo numero della serie scritta e disegnata da Hachi, annunciata da Star Comics a Lucca 2018, I Dipinti Maledetti mi aveva subito incuriosito per la sua storia. Se volessimo ridurla all’osso, non è poi così originale, perché il motore delle vicende narrate è la promessa che il protagonista Loki fa alla sua amica Aisya prima che questa muoia. Il disegno di per se non mi è piaciuto particolarmente, senza infamia e senza lode direi, anche se diversi sfondi completamente bianchi mi hanno fatto spesso storcere il naso.

Quindi consiglio I Dipinti Maledetti? Si. Si perché la storia è comunque complessa e ramificata, o per lo meno così si preannuncia visto anche come finisce questo primo volume, e poi i personaggi mi sembrano ben caratterizzati. Non parlo solo di Loki che essendo il protagonista non può permettersi di essere piatto, ma anche di quelli secondari come Touen ad esempio che mi è parso abbastanza ispirato, cosa che mi fa ben sperare per gli altri componenti del reparto quattro della Compagnia Vinculum. È un SI sulla fiducia, in prospettiva, ma comunque un SI. Provatelo.