
Due righe su... Discesa All’Inferno 1, Atelier Of Witch Hat 1 e One-Punch Man 16
Discesa All’Inferno 1
Non sapevo molto di questo fumetto prima di iniziarlo, ma era un poliziesco e tanto bastava per attirare la mia attenzione. Goran Sudzuka ai disegni e Garth Ennis come sceneggiatore (Battlefields, Dreaming Eagles per citare un paio di sue opere) sono comunque un buon biglietto da visita.
In breve, questo non è il canonico fumetto poliziesco, non ci sono i soliti inseguimenti e sparatorie, questo è un fumetto psicologico (passatemi il termine), con una bella strizzata d’occhio all’horror.
Sono rimasto piacevolmente colpito alla fine di questa lettura e sicuramente continuerò a seguire i detective McGregor e Shaw nella loro discesa verso l’inferno.
Atelier Of Witch Hat 1
Atelier Of Witch Hat è la seconda opera scritta e disegnata da Kamome Shirahama.
Tongariboushi no Atelier è stato nel 2018 il primo nella classifica dei 15 manga consigliati dai librai giapponesi, cosa che già di per se mi aveva messo l’acquolina in bocca. Girando su internet avevo poi visto alcune tavole che mi avevano molto colpito, quindi il mio hype per questo manga è schizzato alle stelle.
Ora che l’ho letto, ha rispettato le mie attese? Si, ma non in pieno.
Da una parte abbiamo dei disegni stupendi, davvero bellissimi, vi consiglio di farvi un giro su internet e vederne qualcuno, non ne rimarrete delusi. A fare da contraltare però c’è una storia non particolarmente originale, per lo meno in queste battute iniziali, con i personaggi fin’ora incontrati da Coco (le allieve di Qifrey in particolare) abbastanza stereotipati.
Siamo solo al primo volumetto quindi c’è un ampio margine di miglioramento, e con dei disegni del genere non può mancare nella vostra collezione.
One-Punch Man 16
Penso possa essere innegabile che Yusuke Murata sia un disegnatore superbo. La sua abilità era già nota ad alcuni con Eyeshield 21, spokon vecchiotto (terminato da noi nell’estate 2011 per Planet Manga) passato abbastanza inosservato in Italia e non particolarmente celebrato in patria.
In questo volume il maestro Murata sale in cattedra e riesce con il suo disegno a renderlo davvero spettacolare. La storia è semplice e riprende dall’ultimo capitolo del volume 15, ovvero inizia lo scontro tra Garo e il gruppetto di eroi sulle sue tracce, che si conclude in maniera prevedibile, se non fosse per la successiva comparsa di altri personaggi che mettono altro pepe alla vicenda, ma nulla di che a mio parere. Il vero capolavoro qui lo fa appunto Yusuke Murata, con tavole estremamente dinamiche ma al contempo nitide e pulite, fa godere a pieno al lettore uno scontro che si protrae per tutto il volumetto e lo fa entrare di diritto tra i miei numeri preferiti di tutto One-Punch Man.